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sabato 28 marzo 2020

SHIMANO & SRAM 12v - MIX e COMPATIBILITA'


L’uscita del gruppo Shimano XTR a 12v (serie M9100) a fine maggio 2018 ha lanciato una sfida a SRAM, l’unico marchio che fino a quel momento poteva offrire una trasmissione 12v sul mercato offroad.

Per distinguersi maggiormente da Sram, Shimano con il suo nuovo gruppo ha proposto due versioni di pacco pignoni, con dentature differenti dedicate a chi preferisce la “coperta più larga” (10-51) o a chi invece, gambe permettendo, preferisce un minor salto fra i vari pignoni (10-45).
Di seguito un rapido confronto fra le dentature 12v Sram e Shimano:

Sram 12v (10-50):         10-12-14-16-18-21-24-28-32-36-42-50
Shimano 12v (10-51):    10-12-14-16-18-21-24-28-33-39-45-51
Shimano 12v (10-45):    10-12-14-16-18-21-24-28-32-36-40-45

Allo stesso tempo, Shimano ha introdotto un nuovo standard brevettato di corpetto ruota libera (Microspline) dedicato proprio ai nuovi pacchi pignoni 12v, permettendo col passare del tempo anche ad altri marchi di introdurre tale standard nella loro gamma di mozzi posteriori (in caso contrario, sarebbe stato possibile montare i pacchi pignoni Shimano 12v solo su mozzi Shimano).

Al di là di tutto, però, una domanda che da subito ha iniziato a farsi largo nelle menti di molti bikers è stata: “sarà possibile utilizzare i pacchi pignoni Sram 12v su gruppo Shimano 12v e viceversa?”.

I motivi che possono spingere ad utilizzare un mix dei componenti dei due marchi possono essere vari, spaziando da argomentazioni di carattere economico/pratico ad altre maggiormente legate alle preferenze personali riguardanti gli specifici componenti. Facciamo qualche esempio? Ok:
  • Vorrei provare il nuovo gruppo Shimano ma non esiste ancora il corpetto Microspline specifico per il mio mozzo posteriore
  • Mi interesserebbe il nuovo pacco pignoni 10-45 ma non vorrei cambiare il mio gruppo Sram col quale mi trovo molto bene
  • Mi piace il cambio Shimano, che ha un minore ingombro laterale rispetto al cambio Sram, ma ho appena comprato un pacco pignoni Eagle di alta gamma e mi scoccia doverne comprare uno Shimano con relativo corpetto microspline
  • E così via……
Al momento non sono state fornite risposte particolarmente esaustive riguardo la compatibilità fra i due gruppi a livello di incroci pignoni/cambio, per cui non appena ne ho avuta l’opportunità non ho esitato ad effettuare il mio test personale.

Situazione di partenza: la mia fiammante bici nuova, montata col nuovo gruppo completo Shimano XTR 1x12 (comando, cambio, catena, pignoni con dentatura 10-51) ad eccezione della guarnitura RaceFace con relativa corona 34t. Tutto funziona perfettamente!

Modifiche apportate: sostituzione del corpetto ruota libera Microspline con corpetto Sram XD e del pacco pignoni XTR 10-51 con pacco pignoni Sram X01 Eagle 10-50.

Risultato: provando la cambiata con la bici sul cavalletto, tutto sembra funzionare correttamente. Provo allora, col ghigno sulle labbra, ad uscire per testare le performance del sistema trasmissione in condizioni reali d’uso, facendo salire e scende la catena sui vari pignoni: il mix sembra funzionare in maniera precisa ma, quando si posiziona la catena sui due pignoni più grandi, si sente la trasmissione grattare leggermente; anche la cambiata, passando da uno di questi pignoni a quello immediatamente inferiore, si dimostra leggermente più pigra che con trasmissione Shimano completa. Niente di tragico, per carità, ma non posso dire che sia un’associazione di componenti che userei in gara.

Ritorno a casa con le pive nel sacco e riporto il tutto alla condizione di partenza, pensando tra l’altro che per le ruote di scorta dovrò a questo punto comprare un nuovo pacco pignoni 12v Shimano.

Nei giorni successivi, ripensandoci a tempo perso, mi viene il sospetto che il problema di compatibilità possa essere dovuto all’accoppiamento catena-pignoni invece che alla cassetta pignoni in sé. Per prima cosa, provo allora a misurare la larghezza delle maglie della catena XTR 12v e di una catena Eagle, considerando la larghezza sia all’esterno che all’interno di entrambe le semi-maglie (esterna e interna).
Risultato delle misurazioni:
                                         

Semi-maglia esterna
Semi-maglia interna

Larghezza esterna
Larghezza interna
Larghezza esterna
Larghezza interna
Catena XTR
12v
5.15
3.50
3.45
1.75 
Catena Eagle 12v
5.30
3.50
3.45
1.95

Pur non essendo eclatanti, le differenze osservate nelle misurazioni sulle due catene mostrano come la Eagle sia sotto certi aspetti un po’ più “abbondante” o, se vogliamo, “comoda”: in particolare, la semi-maglia interna offre una maggiore luce al suo interno. Possibile che questa differenza fosse la responsabile del funzionamento non ottimale mostrato precedentemente dal mix Sram-Shimano? Ok, non resta che provare nuovamente sul campo, andando però sostituire sia il pacco pignoni che la catena.

Modifiche apportate al secondo giro: sostituzione del corpetto ruota libera Microspline con corpetto Sram XD, del pacco pignoni XTR 10-51 con pacco pignoni Sram X01 Eagle 10-50 e della catena XTR con catena Eagle mantenendo ovviamente lo stesso numero di maglie.
Configurazione finale testata: pignoni e catena Sram X01 Eagle, comando e cambio Shimano XTR 12v.

Risultato: provando la cambiata sul cavalletto, anche in questa configurazione tutto funziona a dovere; passo quindi alla prova outdoor, per verificare se in condizioni reali le performance si confermano all’altezza.
La cambiata si dimostra veramente precisa e, sui pignoni dal 10 a 36, ancora più fluida rispetto a quanto osservato nel test precedente. Il bello però è che anche sui due pignoni più grandi la cambiata risulta assolutamente efficace e la catena gira fluida, senza “grattare”.

Un ulteriore aspetto degno di nota è che il mix ha dimostrato di funzionare “a prova di gara” senza aver minimamente toccato le regolazioni del cambio (tensione del cavo, fine corsa superiore/inferiore, B-gap).

Come ultima prova, testo il sistema rimontando la cassetta XTR e mantenendo la catena Sram Eagle: anche in questo caso la cambiata è precisa ed il funzionamento fluido.

Tirando le somme, la trasmissione Shimano XTR 12v (intesa come comando e cambio) ha dimostrato di funzionare correttamente e senza problemi sia con la cassetta pignoni dedicata (XTR 12v 10-51) che con la cassetta Sram X01 Eagle 10-50, a condizione di utilizzare una catena 12v Sram Eagle!

Certo, il test compatibilità si potrebbe dire veramente completo provando anche la coppia comando-cambio Sram Eagle con cassetta pignoni Shimano XTR 12v: diciamo che per la proprietà transitiva anche questa combinazione dovrebbe funzionare ma, per la prova sul campo, rimandiamo il tutto alla prossima puntata!




mercoledì 11 marzo 2020

CANNONDALE SCALPEL 2021: NUOVI INDIZI

E' fresca fresca l'ultima immagine catturata e relativa al prototipo di full suspended da cross country che gli atleti ufficiali Cannondale stanno testando e portando alla vittoria nelle prime gare stagionali.


Nello specifico, l'immagine ritrae Henrique Avancini in un tratto in discesa e sembra confermare una delle ipotesi descritte nel precedente articolo CANNONDALE SCALPEL: PROVE DI 2021 ??? , riguardante il collegamento fra i foderi bassi del carro posteriore ed il tubo sella (seat tube).


Rispetto all'attuale Scalpel SI e a moltissime altre full da XC , infatti, il fodero basso di sinistra non va ad "affiancare" il seat tube all'esterno di quest'ultimo ma sembra terminare prima. In realtà si potrebbe ipotizzare che i due foderi bassi si congiungano in prossimità della propria estremità anteriore e vadano poi a inserirsi come pezzo unico sul proprio fulcro di rotazione all'interno seat tube. Per chiarire lo schema di inserzione sopra descritto, si propone di seguito un disegno molto semplificato, che rappresenta una ipotetica vista dall'alto dei foderi bassi:
Sarà veramente di questo tipo la soluzione adottata da Cannondale? Difficile dirlo, anche perchè è difficile trovare immagini chiare che ritraggano il mezzo dalla giusta angolazione, ma il gioco delle supposizioni è ormai iniziato!

mercoledì 4 marzo 2020

CANNONDALE SCALPEL: PROVE DI 2021 ???


Ormai da qualche settimana circolano immagini “rubate” relative al prototipo di full suspended da XC che i 3 atleti ufficiali del team Cannondale stanno utilizzando nelle prime, esotiche, gare di stagione.

Gli spy shots sono ormai diventati una routine negli ultimi anni anche in ambito ciclistico e, giustamente, stuzzicano la curiosità e l’impazienza degli appassionati: ancora di più quando si parla di un marchio che rinnova i propri mezzi con minore frequenza rispetto ad altri (l’attuale Scalpel SI, al di là dell’adozione della nuova forcella Lefty Ocho, è stata immessa sul mercato nell’estate 2016 e da allora non ha più subito modifiche strutturali).

Riguardo al prototipo in questione, è già stato detto della modifica relativa alla biella di congiunzione dell’ammortizzatore al telaio ed al punto di ancoraggio della stessa al triangolo principale. È stato inoltre fatto notare come siano state aggiornate le sagome di tubo obliquo (curvatura più marcata in zona movimento centrale), top tube (apparentemente più schiacciato) e tubo sterzo (più corto, non essendo più legato all’adozione di una forcella a doppia piastra).
Ma sembra esserci qualcosa in più!


Per prima cosa, la pinza freno posteriore non è più fissata al fodero basso, incastonata nello spazio compreso fra i due foderi, ma ritorna ad essere fissata al fodero obliquo, come avveniva normalmente fino ad alcuni anni fa. Sicuramente una scelta che facilita l’operazione di allineamento della pinza al disco freno ma che deve fare i conti con gli sforzi e la flessione a cui lo stesso fodero obliquo è soggetto, in articolare nelle full con schema sospensivo zero pivot: viene quindi da pensare che questa scelta possa nascondere qualcosa di più profondo di un semplice ritorno al passato. Che la flessione principale adesso sia affidata al fodero basso? Vedremo…

In secondo luogo, sebbene la qualità dell’immagine non sia eccelsa, sembra che i foderi bassi siano connessi con il loro fulcro al piantone ma non all’esterno di quest’ultimo, bensì all’interno: come se fosse stata in qualche modo rivisitata la forma a Delta, appena sopra al movimento centrale, del piantone della Cannondale Synapse, per andare a creare lo spazio necessario ad ospitare l’inserimento dei foderi.

Beh, non resta che aspettare la presentazione ufficiale o…magari… qualche altra immagine dalle prossime gare stagionali!

martedì 5 settembre 2017

Bike geometry vs. Fork - quale relazione tra di loro?

La geometria di una bici è fondamentale nel determinarne le caratteristiche dinamiche: stabilità, agilità, facilità nel superare gli ostacoli o le sezioni tecniche sono solo alcuni degli aspetti che dipendono direttamente dalla geometria del mezzo.
Questa a sua volta si compone di diverse misure, legate alla forma del telaio ed alle caratteristiche di componenti fondamentali quali le ruote (in base al loro diametro) e la forcella.
Concentrandosi sulla forcella, come cambia la geometria in seguito alla sostituzione, ad esempio, della forca di serie con una che pensiamo possa essere più adatta al nostro stile di guida (o semplicemente ai nostri gusti)?
Normalmente di fronte a questa domanda ci si concentra solo sulla variazione dell'angolo sterzo, con un ragionamento tipo: forcella con escursione maggiore = angolo sterzo più aperto.
Questo è però un approccio riduttivo, in quanto a variare sarà non solo l'angolo sterzo; in generale infatti si modificheranno in diversa misura:
  • angolo sterzo (già citato)
  • trail (comunemente detto avancorsa)
  • reach (distanza, misurata orizzontalmente, fra l'asse del movimento centrale e l'estremità superiore del tubo sterzo)
  • stack (dislivello, misurato verticalmente, fra l'asse del movimento centrale e l'estremità superiore del tubo sterzo)
  • wheelbase (passo)
  • angolo sella
  • altezza movimento centrale
  • BB drop: dislivello fra l'asse che passa per il centro dei mozzi e il movimento centrale (in soldoni, quanto il movimento centrale è più basso rispetto al centro delle ruote).
Un'analisi completa e precisa delle variazioni di questi parametri consente di capire se le modifiche che abbiamo in testa rischiano di stravolgere la geometria originale del mezzo, progettata dalla casa madre, o se le variazioni sono relativamente ridotte ed equilibrate fra loro. Allo stesso modo è possibile scegliere, fra diverse opzioni, quella che fa più al caso nostro.

Stai meditando un upgrade della tua bici e vorresti valutare con precisione le conseguenti variazioni a livello di geometria? Scrivimi utilizzando il form di contatto in alto a destra nella home page, il Bike Lab è aperto!!!




venerdì 30 giugno 2017

Cronaca di un Mondiale Master

"Adesso basta, dall'anno prossimo me la prendo con calma" dissi (e mi dissi) più volte dopo il bronzo ai Mondiali Master di Vermiglio.
Ma si sa, siamo delle bestie strane e non è detto che i programmi vadano esattamente come previsto; tanto più considerando che c'era un debito da saldare con un amico, costretto a saltare il Mondiale sognato da una vita per colpa di un pesante infortunio ma venuto lo stesso a fare il tifo, nonostante la carogna e la delusione.
Così eccoci qua a raccontare l'avventura di un nuovo Mondiale Master, corso ad Andorra come due anni fa, sul percorso della World Cup.....spettacolo!

La trasferta inizia di fatto il venerdì all'uscita dal lavoro: rotta verso Genova in officina per un check-up del mezzo, non volendo lasciare nulla al caso, e siamo sulla rampa di lancio.
Sabato di prova per controllare che tutto funzioni e....porca miseria il mio fedele freno davanti mi abbandona....quindi back dall'incompevole meccanico per una sostituzione della leva freno in extremis.

Domenica di viaggio, partenza alle 6:00 e quasi 12 ore di tragitto per raggiungere Arinsal.
Il lunedì è giorno di verifica tessere ma soprattutto di prova percorso. Facciamo 5 giri e il tracciato sembra un po' più breve rispetto a due anni prima. Discese da guidare, tecniche ma senza passaggi estremi, anche se col socio Carlo studiamo qualche traiettoria "differente" per guadagnare flow.
La salita sulla pista da sci è sempre un muro e il dubbio se tenere il 34t davanti si insinua, considerato che dietro oltre il 42 di pignoni non ne abbiamo... Monto allora il 32t e faccio ancora un paio di giri: la corona più piccola sembra aiutare un po' sulla rampa più dura ma non fa una differenza clamorosa e il fatto di essere abituato alla rapportatura col 34t mi fa temere di perdere un po' il consueto colpo di pedale in tutto il resto del percorso...sono indeciso. Mi ricordo inoltre che due anni fa le sensazioni in gara erano state diverse che nei giorni precedenti e la salita-muro sembrava meno ripida rispetto alla prova percorso. 
Deciso: rischio e rimonto il 34t, o la va o la spacca!



Martedì: mattina con nuova ricognizione sul percorso prima che inizino le prime gare. Oggi approfittiamo della gondola (funivia) per salire da La Massana al bike park di Vallnord, dove si trova il tracciato; nel pomeriggio il cielo sereno ci abbandona e lascia spazio prima alla pioggia e poi ad una vera e propria tempesta di grandine. E' in corso la gara dei Master 4 con il nostro compagno Massimo in corsa....non lo invidio per niente. Appena finita la sua gara facciamo su bici e biker e torniamo in albergo ad "asciugarci le ossa". Nel frattempo la gara dei Master 3 è stata rinviata alle 9 del mattino seguente, giustamente viste le condizioni meteo estremamente sfavorevoli.
Stranamente fino a questo momento non ho sentito quella tensione pre-gara che normalmente mi accompagna prima degli appuntamenti importanti. Da una parte questo mi permette di godermi molto di più la trasferta/vacanza (qualcuno azzarda che mi renda anche più simpatico :) ), dall'altra inizio a temere che senza la giusta tensione in gara possa mancarmi la cattiveria che nei grandi appuntamenti mi permette di dare il 110%.

La mattina di mercoledì 21 giugno, giorno della gara, tutti i dubbi si sciolgono: la tensione è arrivata fin dalla sveglia e dopo colazione il fatto di dover montare le coperture da fango mi permette di tenere un po' più libera la mente.
C'è il sole ma non ci illudiamo, le previsioni danno acqua al pomeriggio e sappiamo che non sbaglieranno.
Arriviamo sul percorso, mangiamo un piatto di pasta e facciamo in tempo a percorrere un giro di prova: è incredibile come il terreno abbia retto alla tempesta del giorno prima, a parte alcune curve è già praticamente asciutto.
Un'ora e mezza prima dello start inizia a piovere, anche con una certa intensità ed a 20' dal via decido di utilizzare le ruote montate da fango: saranno più "nervose" su rocce e radici ma potranno offrire qualcosa di più nei tratti fangosi o erbosi.
Grazie alla medaglia dell'anno prima ho diritto a partire in prima fila e questo aggiunge ulteriore carica. A un minuto dal via si abbassa la musica e scende, oltre alla pioggia, anche un silenzio surreale.....La sirena decreta lo start e partiamo a razzo sul rettilineo di partenza, per poi affrontare una larga S in discesa che cerco di superare evitando incidenti.
Sulla prima salita scatta subito lo spagnolo Guerrero Ortega e fa una ventina di metri di buco, seguito dal francese Spiesser e dal sottoscritto. In cima supero Spiesser e cerco di sfruttare la mia full nei tratti più tecnici per ricucire. Mi rendo subito conto che a ritmo gara la mia lucidità nei tratti tecnici non è la stessa che in prova ma è così anche per gli altri.

All'inizio della seconda salita provo ad agganciare lo spagnolo: la cosa non mi riesce e a fine salita pago lo sforzo e vengo superato da tre avversari. E' incredibile come a 2000m di quota io passi dal sentirmi pieno di energie (fase up) ad una condizione da pugile suonato (fase down) e viceversa nel giro di poco.
I primi due giri mi vedono fare l'elastico fra la 4° e la 7° posizione e con un distacco dal primo che oscilla fra i 15 e i 25 secondi. Mi rendo però conto che sto veramente esagerando nel dare tutto in corrispondenza delle fasi up: se continuo così rischio di saltare letteralmente in aria. Mi sforzo allora di percorrere il terzo giro in maniera meno impulsiva. Resto in 7° posizione insieme al 5° e al 6°, con il 4° a vista. All'inizio del quarto e penultimo giro rompo gli indugi e supero nella prima metà del tracciato due spagnoli e uno svedese il quale, dopo aver girato con Spiesser in 2° e 3° posizione, sta pagando lo sforzo. Inizio l'ultimo giro in 4° posizione a 20" dal terzo ma con soli 5" sul terzetto inseguitore. Ormai non c'è più tattica, si tratta solo di dare tutto. Non riesco a ridurre il distacco dal podio virtuale ed arrivato al muro sulla pista da sci il 34x42 mi sembra un rapporto lunghissimo! Non so come ma scollino comunque senza perdere la posizione, con 5" sul quinto che difendo e mantengo con i denti per l'ultimo mezzo giro. Sull'ultima rampetta lo speaker annuncia l'arrivo del 3° classificato: la medaglia quest'anno purtroppo è sfuggita. Sono comunque veramente soddisfatto per aver dato tutto in una lotta con così tanti avversari di livello veramente vicino al mio, come mai mi è capitato negli ultimi tempi, in cui bastava un soffio per perdere 4 o 5 posizioni.
Per la cronaca, la vittoria è andata allo spagnolo Guerrero Ortega che, ironia della sorte, alloggiava nel nostro stesso albergo (in effetti a vederlo dava l'impressione di uno che spinge forte sui pedali!) e, allo scorso mondiale, era in lotta con me e un altro spagnolo per la 2°, 3° e 4° posizione quando una foratura lo aveva tagliato fuori dai giochi (ecco dove l'avevo già visto!!!!!).



Nel frattempo, mentre cerco di riprendermi almeno vagamente dallo sforzo arriva il mio teammate Carlo, distrutto pure lui dalla fatica ma pienamente contento: la nostra missione Mondiale Master è compiuta!
Mi chiedo se l'anno prossimo me la prenderò con calma ma rinuncio a darmi una risposta.........;)

lunedì 22 maggio 2017

E1 TROPHY di  SOTTOVALLE

"Percorso stupendo!"
E' stata questa la frase più pronunciata dai 100 bikers tondi tondi (non in senso di forma fisica!) che hanno preso parte al primo E1 TROPHY di Sottovalle, svoltosi ieri nella splendida frazione del comune di Arquata Scrivia. 
E' stata una scommessa quella di riportare la Mountain Bike sui trails in parte dimenticati a cavallo del sentiero internazionale E1 e, a conti fatti, si è rivelata vincente!
Per il sottoscritto sono i normali sentieri di allenamento, da sempre ritenuti adattissimi ad ospitare una manifestazione sportiva ma....dal dire al fare c'era di mezzo una mole di lavoro che richiedeva lo sforzo e il sacrificio di molte persone.
Con un gruppo di amici abbiamo comunque deciso di provarci, fiduciosi del fatto che a darci supporto ci sarebbe stata la Proloco di Sottovalle, praticamente una garanzia!
Sapevamo di aver lavorato bene ma il risultato, a livello di soddisfazione dei partecipanti, è stato al di sopra di ogni aspettativa: questo ci carica già a mille in vista di quella che sarà la prossima edizione....perchè non vogliamo certo fermarci qui!

Tornando alla cronaca, vittoria assoluta per Cerruto Carmelo (HR TEAM ASD) affiancato sul podio da Bruzzone Carlo (PB CARBOBIKE O'CLOCK) e dal giovane Caviglia Diego (UCLA PACAN BAGUTTI).
In ambito femminile si afferma Di Prima Daniela (VC VALSESIA) seguita da Castagnola Nadia e Fissore Daniela (entrambe dell'ASD BIKERS TEAM LIVELLATO).

Un grazie a tutti dall' E1 TROPHY crew e....continuate a seguirci perchè le nostre ruote non si fermeranno!!!  






Di seguito l'ordine di arrivo con i relativi tempi gara:

Posizione Cognome e Nome Categoria Numero Intermedio Tempo gara
1 Cerruto Carmelo GENT 1 65 00:48:23 01:22:42
2 Bruzzone Carlo SEN 2 40 00:47:46 01:23:14
3 Caviglia Diego DEB 46 00:48:10 01:23:21
4 Perra Christian VET 2 27 00:48:44 01:25:26
5 Giampà Salvatore VET 1 66 00:50:14 01:27:42
6 Gaggini Stefano GENT 1 24 00:51:53 01:28:36
7 Rossi Pietro SEN 1 70 00:51:55 01:29:42
8 Salomone Matteo JUN 9 00:51:18 01:29:54
9 Chiesa Damiano VET 2 62 00:51:16 01:30:06
10 Calcagno Enrico DEB 81 00:52:13 01:30:19
11 Vagge Mauro VET 1 59 00:52:03 01:31:46
12 Firpo Tommaso JUN 76 00:51:08 01:32:47
13 Costa Andrea GENT 1 5 00:53:33 01:33:37
14 Barbieri Luca VET 1 29 00:54:12 01:34:33
15 Piantato Manlio SGA 43 00:54:34 01:34:52
16 Corallo Alessandro VET 1 58 00:55:35 01:36:52
17 Scalise Domenico SEN 2 61 00:55:38 01:36:58
18 Macciò Giacomo GENT 2 1 00:56:38 01:36:59
19 Di Maio Giuseppe VET 2 84 00:56:36 01:37:28
20 Parodi Stefano JUN 47 00:52:02 01:37:35
21 Mercenaro Attilio VET 2 6 00:56:34 01:37:41
22 Dondero Ivan SEN 2 60 00:57:09 01:37:55
23 Piromalli Valerio SEN 1 38 00:56:43 01:38:00
24 Rivara Eugenio SEN 2 36 00:57:08 01:39:10
25 Gelli Salvatore GENT 2 63 00:56:45 01:39:19
26 Sacchelli Francesco SEN 1 44 00:57:55 01:39:21
27 Segalerba Fabio VET 1 26 00:58:22 01:39:38
28 Merlo Davide SEN 2 89 00:58:47 01:39:56
29 Balbo stefano DEB 74 00:57:29 01:39:58
30 Lavagetto Davide GENT 1 83 00:58:24 01:41:19
31 Pastorino Paolo VET 1 25 00:59:04 01:41:41
32 Pastorino Eugenio SGA 12 00:59:02 01:42:36
33 Atramento Massimiliano VET 2 57 00:58:29 01:42:39
34 Napoletano Giuseppe GENT 1 31 00:58:03 01:44:06
35 Dalmolin Paolo GENT 1 41 00:59:29 01:44:42
36 Malinarich Carlo SEN 1 51 01:03:22 01:46:14
37 Gori Riccardo GENT 1 14 00:59:57 01:46:17
38 Visca Andrea JUN 79 01:02:49 01:46:18
39 Repetto Maurizio VET 1 37 01:01:36 01:49:01
40 Daglio Riccardo DEB 2 01:01:08 01:49:10
41 Alacqua Giorgio GENT 1 19 01:02:46 01:49:12
42 Nicolik Maurizio GENT 1 53 01:02:20 01:49:19
43 Bruzzone Massimo VET 2 16 01:03:21 01:49:30
44 Gallino Alessandro SEN 2 15 01:03:00 01:49:56
45 Crivellari Vincenzo VET 2 88 01:04:51 01:50:04
46 Di Prima Daniela W 87 01:04:52 01:50:06
47 Testini Antonino GENT 2 52 01:02:18 01:50:18
48 Garzone Fabrizio SEN 2 33 01:03:45 01:51:01
49 Di Florio Alessandro VET 1 78 01:02:48 01:52:16
50 Calucci Luigi GENT 2 42 01:03:23 01:52:39
51 Petrucci Matteo SGB 67 01:05:05 01:53:15
52 Scotti Paolo CICLOTURISTA 1130 01:05:25 01:53:15
53 Zoccheddu Andrea SEN 2 56 01:03:59 01:54:31
54 Caprino Ermanno GENT 1 71 01:03:29 01:54:36
55 Buzzi Davide GENT 2 85 01:07:54 01:56:55
56 Sacchet Alessandro VET 1 82 01:06:49 01:57:02
57 Gilardenghi Tiziano VET 1 64 01:06:50 01:57:16
58 Cumo Michele JUN 48 01:07:02 01:58:02
59 Biagiotti Walter CICLOTURISTA 1132 01:08:36 01:59:07
60 La Porta Salvatore SEN 1 77 01:08:29 01:59:28
61 Gallo Augusto SGA 75 01:08:39 01:59:39
62 Calzato Pierpaolo VET 2 45 01:11:40 02:02:34
63 Roncoli Marcello JUN 68 01:07:12 02:02:50
64 Picollo Fabio CICLOTURISTA 1140 01:09:07 02:03:36
65 Basso Federico CICLOTURISTA 1137 01:11:13 02:04:49
66 Ronconi Leonardo CICLOTURISTA 1134 01:09:49 02:07:16
67 Castagnola Nadia W 23 01:14:57 02:08:19
68 Mantovani Alessandro GENT 1 22 01:14:56 02:08:21
69 Baldizzone Enrico DEB 73 01:17:36 02:08:29
70 Carbone Claudio GENT 2 20 01:12:34 02:08:39
71 Ricci Bruno SGB 72 01:17:06 02:09:09
72 Parodi Corrado VET 1 50 01:12:32 02:10:38
73 Giordano Luca SEN 2 86 01:16:18 02:11:50
74 Merlano Paolo CICLOTURISTA 1142 01:15:28 02:15:37
75 Righi Enrico CICLOTURISTA 1131 01:19:11 02:16:37
76 Binda Ivo VET 1 13 01:19:25 02:17:55
77 Fissore Daniela W 28 01:14:58 02:19:12
78 Zino Alessio SEN 2 30 01:15:00 02:19:12
79 Sezzella Carlo CICLOTURISTA 1135 01:24:15 02:30:52
80 Carlini Raffaele W 18 01:25:28 02:32:07
81 Carlini Pamela W 17 01:25:35 02:32:35
82 Ponzo Enrico GENT 1 11 01:26:48 02:35:29
83 Collo Fabio VET 2 10 01:26:57 02:35:29
84 Carissimo Paolo CICLOTURISTA 1138 01:28:08 02:36:34
85 De Chirico Diego SEN 1 80 01:38:40 02:44:00
86 D'Agostino Susy W 90 01:47:20 02:56:38
87 Rossi Andrea CICLOTURISTA 1139 01:45:40 03:00:15
88 Bazzurro Enrico SGA 55 01:49:21 03:02:06
89 Tacchino Fabrizio VET 2 21 DNF DNF
90 Di Modugno Alessandro VET 2 8 DNF DNF
91 Pellegrino Laura W 54 DNF DNF
92 Truffi Giacomo CICLOTURISTA 1133 DNF DNF
93 Moro Giovanni JUN 69 DNF DNF
94 Succo Renzo CICLOTURISTA 1136 DNF DNF
Langscedel Andrea EBIKE 1280 00:45:00 01:18:08
Bocca Marcello EBIKE 1283 00:53:56 01:31:31
Rebora Walter EBIKE 1285 01:01:24 01:47:43
Repetto Piero EBIKE 1284 01:01:20 01:47:44
Espinosa Carlo EBIKE 1287 01:08:00 02:06:42
Sergio Stefano EBIKE 1286 01:07:50 02:06:44