di Alberto Riva
L’uscita del nuovo sistema di trasmissione monocorona 12v SRAM Eagle è stata una delle novità più discusse del 2016 ed ha acceso moltissimi dibattiti sul fatto che potesse decretare o meno la fine delle trasmissioni a doppia corona anteriore.
L’uscita del nuovo sistema di trasmissione monocorona 12v SRAM Eagle è stata una delle novità più discusse del 2016 ed ha acceso moltissimi dibattiti sul fatto che potesse decretare o meno la fine delle trasmissioni a doppia corona anteriore.
Quello che ho notato è che è
stato confrontato praticamente sempre con la doppia XTR 2x11v made in Shimano.
Ora la prima domanda che mi pongo
è: perché non confrontarlo con una doppia ma questa volta 2x10v?
La doppia 2x10v infatti non ha mai fatto
emergere problemi di “coperta corta” quindi perché uno dovrebbe portarsi a
spasso un pacco pignoni a 11v, sensibilmente più pesante, quando questo
andrebbe ad allargare un range di rapporti già più che sufficiente, senza invece
migliorarne la scalatura? Se andiamo a vedere, infatti, il pacco 11v Shimano è assimilabile ad un 10v
al quale è stato aggiunto un pignone molto grande (40, 42 denti o più) con
qualche lieve modifica dal 2° al 4° dei pignoni grandi.
Nel dettaglio, il 2x10v di
confronto che intendo considerare è un sistema XTR 2x10v con pacco pignoni
SRAM 1080, un po’ più leggero dell’XTR 10v senza però spingersi su una cassetta
dal prezzo esagerato (diciamo per semplicità che si tratta di un sistema 2x10v
XTR-1080).
Ho provato quindi a fare un po’
di indagine internet su pesi e prezzi di 2 terne di sistemi a confronto: 2x10v
XTR-1080, SRAM XX1 Eagle 12v e SRAM XX1 11v come primo confronto e 2x10v XTR-1080,
SRAM X01 Eagle 12v e SRAM X01 11v come secondo confronto (di seguito sarà
chiaro perché ho inserito anche il monocorona a 11v nei due confronti).
I componenti considerati sono
stati:
- Comandi cambio
- Deragliatore
- Corone
- Catena
- Pacco pignoni
- Cambio.
A livello di peso delle corone,
nel caso della doppia è stato incluso anche il peso di uno spider mentre per il
monocorona è stato considerato un sistema spiderless a montaggio diretto.
Tabelle e grafici seguenti
mettono a confronto i pesi e la differenza di prezzo dei vari sistemi rispetto
al meno caro degli stessi.
Tabella 1: confronto pesi 2x10 XTR-1080, XX1 Eagle e XX1.
Figura 1: confronto
pesi e differenza prezzi 2x10v XTR-1080, XX1 Eagle e XX1.
Tabella 2: confronto pesi 2x10 XTR-1080, X01 Eagle e X01.
Ora, prendendo in considerazione 2x10v XTR-1080 e SRAM XX1
Eagle, il guadagno in termini di peso offerto dal sistema 1x12v è di circa 164
g. A livello di prezzo è invece possibile ipotizzare un delta di circa 150 € a
favore del sistema a doppia corona (è una stima che ovviamente può variare in base
al punto vendita considerato ma può rendere l’idea).
A fronte di una differenza di peso
piuttosto esigua e a mio parere difficilmente rilevante ai fini della
prestazione (è come avere una borraccia più piena o vuota per un terzo della
sua capacità) penso sia importante andare a vedere come si confrontano i due
sistemi in termini di range e scalabilità dei rapporti.
Considerando una corona da 34t
per il sistema SRAM Eagle e una doppia 24t-38t , il range di rapporti è
rispettivamente 0.68-3.40 per l’Eagle e 0.67-3.45 per il sistema 2x10v. La
differenza è piuttosto esigua, per cui ha senso affermare che con il nuovo
monocorona 12v di SRAM non si ha più il problema di una coperta troppo corta.
Il classico monocorona 11v di SRAM, se andiamo a confrontare, presenta invece
un range di rapporti meno ampio: 0.76-3.20 ipotizzando una corona da 32t (a
parità di gamba, è ragionevole ipotizzare 2 denti in più sulla corona per l’Eagle
rispetto all’ 1x11v).
Andiamo ora ad analizzare le
differenze % fra rapporti consecutivi nelle diverse configurazioni, calcolata
ad esempio come: (1°rapporto – 2°rapporto)/2°rapporto. Personalmente ritengo
che l’analisi di questo parametro vada fatta tenendo in considerazione anche lo
sviluppo metrico associato, nel senso che una differenza del 14% potrebbe
essere avvertita in misura maggiore o minore, a seconda che ci si trovi su
rapporti dallo sviluppo metrico ridotto o al contrario dallo sviluppo metrico
più importante.
Il riquadro verde di tabella 3 presenta questa analisi per i primi 4 rapporti del sistema Eagle e gli analoghi rapporti dei sistemi 1x11v e 2x10v (o, perlomeno, quelli che più gli si avvicinano in termini di sviluppo metrico). Stiamo quindi parlando dei rapporti utilizzati quando la salita si fa più impegnativa. Nei 3 casi, la media della differenza % per i primi 4 pignoni è rispettivamente del 13.5% (Eagle), 13.0% (1x11v) e 12.6% (2x10v). Per i sistemi monocorona (in particolare per l’Eagle) questa è fortemente influenzata dal gap accentuato fra 2° e 1° rapporto. Infatti, per il 2°, 3° e 4° rapporto le differenze % col rapporto successivo sono mediamente a vantaggio dei sistemi monocorona (12.6% contro il 13.1% della doppia).
In tabella 4, il riquadro blu si
riferisce ai rapporti dal 4° al 7° del sistema Eagle (e corrispondenti per gli
altri 2 sistemi a confronto), principalmente utilizzati su salite pedalabili o
in caso di rampe affrontate di potenza. In questo range di rapporti, la doppia
presenta due opzioni parallele in quanto è possibile lavorare con entrambe le
corone senza avere incroci troppo audaci. Le differenze % medie in questo range
sono rispettivamente: 13.4% (Eagle), 13.4% (1x11v), 12.6% (2x10v sia su corona
da 24t che da 38t).
La “scalatura” dei sistemi monocorona si eguaglia in questo range di rapporti mentre la doppia continua a presentare gap meno accentuati fra rapporti consecutivi.
La scalatura sui rapporti più
lunghi è infine riassunta nel riquadro rosso di tabella 5:
I sistemi monocorona ancora una volta si eguagliano a livello di differenza % media, pari al 13.8% contro il 12.2% della doppia 10v, che praticamente copre lo stesso range con 7 rapporti invece che con 6.
Andando a riassumere il tutto (tabella 6), è possibile vedere come la doppia offra una migliore scalatura (e quindi maggiori chance di trovare il giusto rapporto) su tutti i range analizzati e come questo vantaggio, rispetto a entrambi i monocorona, sia sempre più evidente passando dai rapporti corti ai medi ed infine ai lunghi. A livello di range totale, il confronto è invece alla pari fra doppia e sistema Eagle, con il mono a 11v che invece rimane un gradino sotto.
Di fronte a queste
considerazioni, per chi affronta competizioni sulla lunga distanza (o
semplicemente lunghi giri in MTB) la doppia rimane un’opzione validissima (a
mio giudizio la migliore) in quanto consente praticamente sempre di trovare la
cadenza di pedalata più consona al proprio passo, cosa tanto più importante
quanto più aumenta il tempo passato in sella. Tanto più considerata la ridotta
differenza di peso rispetto all’Eagle (stimata in 164 g) e il fatto che su
questo tipo di percorsi l’andatura è meno irregolare rispetto all’XC, per cui
il dover azionare un deragliatore non rappresenta quel grande impiccio (ovvio,
deve essere regolato correttamente ma questa non è un’impresa titanica).
Passo ora alla seconda domanda
che mi pongo, quasi lanciando una provocazione: rispetto al monocorona 1x11v, il
sistema Eagle 1x12v è davvero meglio sempre e comunque?
La differenza fra i due sistemi
si può riassumere in un range di rapporti più ampio per l’Eagle. Le differenze
% percentuali medie fra rapporti consecutivi sono infatti del tutto simili,
anzi se vogliamo l’ 1x11v è messo un po’ meglio sui rapporti corti dove l’Eagle
risente del gap fra i pignoni da 42t e 50t.
Ora, un agonista di buon livello
(o se vogliamo un agonista forte) che pratica XC difficilmente si troverà nella
necessità di un rapporto più corto del 32x42 (o 34x42 se ha la gamba per spingere
un 34t anteriore): le salite in questo tipo di gare sono infatti corte e
vengono affrontate molto di potenza.
Allo stesso tempo molto raramente
nell’XC moderno si ha la necessità/possibilità di sfruttare l’ultimo pignone:
considerando un rapporto 32x10 e una circonferenza ruota di 228.2 cm per una
29”, a 40 km/h la cadenza di pedalata è di circa 91 rpm, a 45 km/h di 103 rpm
ed a 50 km/h di 114 rpm. Considerando invece un rapporto 34x10 le cadenze a 40,
45 e 50 km/h sono rispettivamente 86, 97 e 107 rpm.
Insomma anche in caso di volata,
considerando che chi può permettersi di sprintare a 50 km/h al termine di una
gara XC è probabilmente in grado di montare una corona da 34t, non ci si
troverà a mulinare le gambe a vuoto salvo casi veramente eccezionali.
Concludendo, è vero che stiamo
parlando di una categoria di biker non così ampia (di buon livello e praticanti
principalmente XC) ma considerando che l’1x11v ha anche circa 124 g di
peso a suo favore, potrebbe essere ancora per questi biker l’opzione migliore
sul mercato.